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Salvate il giocatore 1! La geniale campagna di Bethesda a favore dei giochi single player

Il gioco, come la vita, è fatto di interazioni sociali, momenti in cui ci si incontra per una causa comune o semplicemente per esorcizzare qualche demone con una catartica carneficina virtuale. Tuttavia, a volte è la solitudine a esigere il proprio spazio, un luogo in cui sfuggire alle vicissitudini della vita quotidiana. Ed è qui che la modalità per giocatore singolo diventa protagonista.

Una volta, queste esperienze solitarie dominavano il mercato del gaming, ma negli ultimi anni il multigiocatore ha preso il sopravvento sull’esperienza in singolo. La community, per contro, torna a chiedere a gran voce l’opportunità di tornare sulla via della solitudine, spalleggiata dai media che lamentano la perdita di queste strade solitarie. Ma non c’è da temere! Complice il sostegno della leggendaria Lynda Carter, Bethesda vuole salvare la modalità per giocatore singolo.

Che vogliate giocare a Wolfenstein II: The New Colossus, The Evil Within 2, Prey, Dishonored 2, DOOM, Fallout 4: Game of the Year o Skyrim Special Edition, Bethesda ha sempre quello che fa per voi.

Nelle prossime settimane saranno condivise alcune storie dedicate ai giochi in singolo su Twitter, Facebook, Instagram e altri social media. Partecipate anche voi usando l’hashtag #SavePlayer1.

Bethesda Softworks non pubblica solo giochi per esperienze solitarie, anzi, il publisher è stato tra i pionieri del gaming multigiocatore e competitivo. Così, ha deciso di donare 100.000 dollari alla ESA Foundation allo scopo di fornire borse di studio dedicate agli sviluppatori del futuro, giovani di talento che un giorno potrebbero confezionare il titolo per giocatore singolo dei vostri sogni

Vi lasciamo allora al video in un comprensibilissimo inglese di questa geniale campagna marketing – come spesso accade, quando si parla di questi ragazzi e ragazze – di Bethesda!

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.