Gas Station Simulator – Recensione

Sviluppatore: Drago Entertainment Publisher: MD GAMES Piattaforma: PS4 Genere: Simulazione Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 19,99 € Italiano:

Drago Entertainment è lo sviluppatore di Gas Station Simulator, il titolo di cui abbiamo avuto il piacere di scrivere questa recensione. Diciamo piacere perché eravamo partiti senza troppe aspettative, pensando fosse l’ennesimo “simulator” che ci avrebbe messo di fronte alla ripetitiva noia di ogni lavoro esistente su questo pianeta. Ci siamo scoperti invece in grado di passare dalla cassa al rifornimento, dal riparare auto a fare molto altro. Multitasking a livelli altissimi.

Gas Station Simulator - Recensione

Scusi, quanto costa la baracca qua?

La nostra storia inizia in maniera silenziosa e risoluta, con il nostro personaggio che si ferma presso una abbandonata stazione di servizio lungo la Route 66. Questa, in vendita, lo attrae subito e poco dopo ci ritroviamo a esserne proprietari. Scopriremo pochi istanti dopo che l’auto con la quale siamo giunti lì è stata data in pegno per sostenere l’acquisto.

Ci troveremo quindi soli, in mezzo al deserto, con una stazione di rifornimento da ripulire, rifornire e finalmente aprire al pubblico. Saliremo sullo scavatore per poter sistemare alcuni fastidiosi cumuli di sabbia, successivamente apriremo le finestre rimaste sprangate troppo a lungo. Una riordinata, una ripulita e via che si inizia.

Riceveremo subito dopo alcuni aiuti esterni, da parte di uno zio, sia tramite mail che via telefono. Se all’inizio andrà tutto bene, grazie al supporto economico, poco dopo le cose precipiteranno “a causa di un brutto malinteso”. Le faccende torneranno controllabili, ma un occhio nero non ci è stato risparmiato. In ogni caso, l’obbiettivo è di far prosperare la stazione di servizio, in un modo o nell’altro. Business is business, dopotutto.

Gas Station Simulator - Recensione

From zero to hero

Partendo letteralmente da zero, potremo costruire una stazione con i fiocchi. L’attività di benzinaio, specie all’inizio, apporta pochissimo valore aggiunto, tanto che dovremo basarci solo sulle mance. Il passo successivo è installare degli scaffali dediti a bibite analcoliche e snack. Quello successivo ancora è passare ad alcolici e sigarette. Nessuna licenza richiesta, chiaramente, basta solo esporre e iniziare a vendere.

Passeremo quindi ad ampliare la palazzina, aprendo il bagno. Ma attenzione, anche l’occhio vuole la sua parte, quindi la pulizia diverrà importante. E già che siamo in tema, non vogliamo dare una mano di vernice qui? Su, su, c’è da imbiancare. E poche chiacchiere, ché i clienti aspettano. Alla cassa, poi al rifornimento. Ehi, si è appena riempito il cassone dei rifiuti, bisogna subito chiamare il camion. E non dimenticare di riordinare le sigarette, ormai stanno terminando.

Insomma, se non aveste capito, più vengono aggiunte cose alla nostra attività e più ci sarà da fare. Ed è esattamente qui che il gioco prende una piega che crea moltissima dipendenza. Abbiamo passato lunghe ore a fare conti, riparare auto, fare rifornimenti e via dicendo, ma essendo delle operazioni semplici e sempre in mutazione, ci siamo lasciati trasportare dagli eventi. La formula di gioco è semplice ma molto stratificata, come vedremo nel prossimo capitolo.

Gas Station Simulator - Recensione

La vostra soddisfazione è il nostro miglior premio

La stazione di servizio avrà bisogno di essere, come ogni attività commerciale che si rispetti, gestita in maniera ineccepibile. Questo è da realizzarsi mediante la fornitura dell’esatto quantitativo di benzina richiesta dal cliente, dalla velocità di fare il conto alla cassa o dalla pulizia degli ambienti. Non solo, ma anche le riparazioni delle auto e tutto quello che ruota attorno alla nostra attività è da gestire in maniera oculata.

Per ogni attività completata con successo avremo un apprezzamento da parte dei clienti che farà salire il livello di reputazione e fama del nostro impianto. Grazie a questo avremo un flusso maggiore di clienti, ma anche degli standard da mantenere. Nel caso qualcosa andasse storto, il cliente sarà insoddisfatto e la nostra reputazione diminuirà. Inoltre, per ogni cliente felice avremo anche una relativa mancia, nell’ordine del 10% del prezzo pagato.

Mano a mano che aumenteranno gli introiti potremo reinvestire il capitale in nuove caratteristiche, come ad esempio la fermata dell’autobus, mediante la quale avremo anche saltuariamente un manipolo di persone festanti che provvederanno ad acquistare tutto quello che abbiamo sugli scaffali.

Ogni attività è formata su più strati, in base a quanto vogliamo investire. Un esempio? Gli scaffali sono disponibili sia grandi che piccoli, così come le attrezzature per l’officina. Inoltre subiremo, a ogni ordine, l’effetto delle fluttuazioni dei prezzi sul mercato. Conviene quindi fare scorta quando i prezzi saranno più bassi, guardando i relativi grafici storici, per non rimetterci troppo.

Come ben sappiamo, però, il mondo è dei furbi. Avremo quindi la possibilità di “arrotondare” il bilancio mediante piccoli espedienti illegali, come lo scassinare i bagagliai dei poveri malcapitati di turno. Questa attività è moralmente da condannare, ma a mali estremi, estremi rimedi. In questo modo potremo raccogliere alcuni elementi collezionabili o, più banalmente, del denaro. La parte bella dello scassinamento è che esistono serrature di diversa difficoltà che ricompensano in maniera differente. Non così male, eh?

Anche l’occhio vuole la sua parte

Sebbene il gioco possa vantare una enorme quantità di attività da eseguire e il tempo passato in sua compagnia non sembri volare così rapidamente, è inevitabile non vederne i difetti. La grafica è generalmente di basso livello, purtroppo. Non ci aspettavamo capolavori estetici come possono essere The Last of Us Parte I o Horizon Forbidden West, sia chiaro. È però vero che trovarsi davanti a un impatto grafico da PlayStation 3 è un po’ spiazzante.

Siamo ben consapevoli che lo sviluppatore è alla sua seconda esperienza e che forse ottimizzare il tutto possa essere una grande sfida, ma al momento la grafica è a malapena sufficiente, con delle criticità importanti. Ad esempio, i movimento degli NPC e la loro estetica è al limite del vergognoso, con animazioni pessime e volti che sembrano realizzati con l’accetta a partire da un ceppo di legno.

D’altro canto, lo stile generale del gioco è piacevole, con dettagli molto curati come la Luna nel cielo e altre carinerie di contorno alla stazione di servizio. Durante l’unica schermata di caricamento, all’avvio del gioco, sono presenti anche dei disegni statici che assomigliano tantissimo a quelli della serie Grand Theft Auto.

Gli effetti sonori d’altro canto, sono minimalistici e non danno mai fastidio, essendo nientemeno che quelli che ci si aspetterebbe dai vari ambienti. Le musiche di sottofondo sono delicate e quasi impercettibili, tanto che anche dopo ore non infastidiscono minimamente.

Trofeisticamente parlando: imprenditore di Platino

La lista trofei di Gas Station Simulator è corposa e presenta ben sessantasei trofei, divisi in sessantaquattro di bronzo, uno d’oro e un preziosissimo Platino. La conquista di quest’ultimo non si rivelerà particolarmente difficile, anche data la facilità del gioco, ma richiederà numerose ore di gioco, per poter accumulare abbastanza ricchezza al fine di far prosperare la stazione di servizio. Tra le richieste dovremo raccogliere cento oggetti da mettere nella spazzatura, o rifornire cinquanta auto. Ma anche di possedere cinque caravan o di terminare la campagna. Nulla di complicato, servirà solo una importante quantità di tempo.

VERDETTO

Gas Station Simulator è un titolo che ci ha sorpreso. Come visto nella recensione, si tratta di un gioco che fa della varietà il suo punto forte, permettendo di sviluppare una attività imprenditoriale senza prendersi troppo sul serio ma rimanendo sempre spensierata. Ci siamo divertiti molto a passare da un lavoro all'altro ed è quello che farete anche voi. Ve lo consigliamo se siete amanti delle simulazioni in prima persona, ma anche se non lo siete dategli una possibilità.

Guida ai Voti

Andrea Pasqualin
Classe '90, nato e cresciuto tra benzina e gasolio, è il classico "petrolhead". Si è umilmente autoproclamato "Re dell'Universo Racing presso PlayStationBit". Platinatore incallito, attualmente è il redattore della rubrica "Racconti di Caccia", si dedica inoltre a ricerche su Platini facili e/o ultra rari, per bullarsi con gli amici. Appassionato di tutto quello che corre e vola, sta vivendo il suo sogno scrivendo di videogiochi e pensandoci dalla mattina alla sera. Nei momenti liberi guida la sua moto supersportiva e si diverte a spaventare le vecchiette ai semafori.