MultimediaPOW3R incontra gli studenti delle scuole medie milanesi

POW3R incontra gli studenti delle scuole medie milanesi

Pow3r (Giorgio Calandrelli), incontra a sorpresa gli studenti di una scuola media milanese per trasmettere loro un forte messaggio ispirazionale.

Durante l’incontro, davanti alla scuola Monteverdi in via Vittoria Colonna, Pow3r ha raccontato la sua esperienza. In questa ha descritto le sfide e le emozioni vissute durante il periodo delle scuole medie. Ma soprattutto, ha chiesto ai ragazzi di condividere le loro. L’obbiettivo è motivarli ad affrontare qualsiasi momento forte vissuto durante questi anni e a credere sempre in loro stessi e nei propri sogni.

Alle medie mi dicevano che con il gaming non sarei andato lontano. Adesso giocare è il mio lavoro”, afferma il gamer. “Il mio rapporto con le emozioni? Io sono super introverso, mi sono aperto solamente negli ultimi anni grazie alla mia ragazza. Ho cominciato a farlo di più anche con la mia famiglia e con le persone che mi seguono. Prima mostravo solo la versione più asettica di me, quella senza sentimenti, però poi le cose sono cambiate: da introverso, sono diventato estroverso. E in gran parte è stato grazie allo streaming, essere in contatto con le persone, parlare con loro, comunicare, scherzare, fare battute, mi ha aperto sempre di più. Ora sono un logorroico.

Ho fatto le mie prime competizioni serie con una squadra dove ero il più piccolo. Ero un po’ il fenomeno, tutti avevano sulla bocca questo nuovo giocatore, arrivato dal nulla, giovanissimo. Non si sapeva niente di me, perché mi ero creato un alter ego falso, non volevo che la gente sapesse il mio nickname, mi vergognavo – ride – storie assurde… Nella prima partita di torneo ufficiale con questo team venni messo subito nella prima squadra. Fu disastroso, giocai malissimo, ero troppo sotto pressione. A fine partita, arrivò da me il caposquadra e mi disse ‘Giorgio gioca così un’altra volta e sei fuori.’ Quindi il mio primo debutto è stato forse il mio scivolone più grande e da lì mi sono imposto di controllare le emozioni. Mi sono chiusoracconta Pow3r.

Ognuno ha dei propri sogni nel cassetto, io volevo giocare ai videogiochi. Il mio sogno era vivere nel mondo dei videogiochi e ho iniziato a farlo senza avere niente in mano. Immaginate: lacrime, litigate con mia madre, con la mia famiglia, con i miei amici, che erano pure un po’ spiazzati da questa cosa. Però alla fine ho dimostrato a tutti che potevo riuscirci. Vuoi per fortuna, vuoi per la mia dedizione, per la mia costanza e per i miei sacrifici“, conclude Giorgio

Il progetto, realizzato dall’agenzia creativa We Are Social per Netflix. Fa parte della campagna per il lancio di “Di4ri”, il primo titolo italiano originale Netflix pensato per un pubblico di ragazzi delle scuole medie. La serie racconta le storie e le emozioni di un gruppo di compagni di classe, la 2° D. Ogni episodio mostra gli avvenimenti attraverso gli occhi di uno degli otto protagonisti, come se fosse un diario personale. Le cotte per le ragazze e i primi baci, il coming out, le aspettative dei genitori. La dislessia, l’ansia di crescere, la solitudine e l’accettazione di sé sono solo alcuni dei temi trattati nei 15 episodi, già disponibili su Netflix.

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Andrea Pasqualin
Classe '90, nato e cresciuto tra benzina e gasolio, è il classico "petrolhead". Si è umilmente autoproclamato "Re dell'Universo Racing presso PlayStationBit". Platinatore incallito, attualmente è il redattore della rubrica "Racconti di Caccia", si dedica inoltre a ricerche su Platini facili e/o ultra rari, per bullarsi con gli amici. Appassionato di tutto quello che corre e vola, sta vivendo il suo sogno scrivendo di videogiochi e pensandoci dalla mattina alla sera. Nei momenti liberi guida la sua moto supersportiva e si diverte a spaventare le vecchiette ai semafori.