Racconti di Caccia #8: PlayStationBit intervista ChosingYourFaith

Ciao e grazie per la disponibilità. Ti abbiamo “catturato” pescando tra gli utenti del nostro gruppo Facebook, dove sei piuttosto attivo, ma prima dell’intervista abbiamo scoperto che hai un profilo trofei privato. La prima domanda è dunque d’obbligo: perché?

Ciao. Innanzitutto ti ringrazio per questa opportunità di poter condividere i miei pensieri ed esperienze con questa intervista. Videogioco praticamente da sempre, ma da un paio di anni a questa parte sono affetto da una malattia importante che non mi permette di vivere la mia vita come vorrei, con delle limitazioni, e impiego quasi tutto il mio tempo libero con le uniche cose che mi fanno stare bene, ovvero i miei hobby e in primis la mia immensa passione videoludica, che mi è compagna tutti i giorni. Per quel che è il mio carattere di persona riservata e per ciò che sto vivendo preferisco che sia un passatempo che condivido pienamente solo con quelle poche amicizie vere e strette, ho un profilo chiuso perché non ho interessi nella competizione delle classifiche, lo trovo come un modo di dimostrare chi “ce l’ha più lungo” e io questa cosa non la concepisco, motivo per la quale è pubblico solo per gli amici di lista, ma privato per gli estranei.

Aiutaci allora tu a scoprire che tipo di cacciatore sei. Quali sono i tuoi generi preferiti e quanto ti ritieni soddisfatto dall’offerta videoludica che ha caratterizzato questa gen?

Platinare per me è solo una conseguenza dell’insoddisfazione ludica che ho in questa gen. Ci sono stati titoli belli e importanti, seppur pochi rispetto a ciò che ha offerto PlayStation 3. Trovo difficile associare il concetto di evoluzione e innovazione a questa gen, personalmente pochi giochi sono riusciti a fare sul serio la differenza, per il resto ogni gioco, per quanto bello e pompato graficamente, ha preso spunto da altri e quindi non si erge per unicità, oppure non ha una personalità vera e propria. Platinare per me è un modo alternativo di intendere un gioco, con delle limitazioni o clausole particolari, oppure azioni che solitamente non faresti mai, come la permadeath, la necessità di finire il gioco totalmente in stealth senza uccidere nessuno, o cose bizzarre e scelte morali di non andare a letto con nessuna donzella per tutto il gioco, per rendere l’idea. Oltre al modo alternativo di giocare, reputo i trofei una sfida per migliorare le qualità e la percezione del videogiocatore stesso.

Quanti Platini hai? Accumulati in quanto tempo? E da quale gioco hai iniziato?

Al momento ho 223 Platini accumulati in sei anni, ho iniziato esattamente quando avevo appena comprato la mia PlayStation 4 al day one nel lontano 2013. Il mio primo Platino fu il primissimo gioco regalato con il PlayStation Plus, Resogun (qui la nostra guida trofei NdJ).

L’ultimo Platino, invece, in quale gioco l’hai guadagnato? 

Crash Team Racing Nitro-Fueled è stato il mio Platino 223. Per me è stata una sfida difficile al punto giusto e divertente. Adoro quei titoli dove c’è un senso di trial and error, dove bisogna ripetere proprio per migliorare e affinarsi su ogni tracciato per poi dominarlo. I trofei più difficili sono stati senza dubbio quelli che richiedono di battere tutti i tempi di Oxide su ogni tracciato; non nascondo che per alcuni tracciati ho impiegato quasi tre ore, ma mi sono divertito moltissimo nel platinarlo.

Il nostro forum è uno spazio di confronto e richieste di collaborazione. Che cosa pensi di questa rete che nasce tra giocatori impegnati a ottenere trofei?

La collaborazione più difficile e importante che ho avuto è stata con il raid del primo Destiny, collaborazione con sei persone per portare a compimento il raid senza che nessuno morisse. Ci ho impiegato circa un anno per trovare gli elementi giusti con una squadra affiatata e affine, perché mettere d’accordo sei persone è difficilissimo. Dopo Destiny ho avuto molte compagnie che mi hanno accompagnato nel mio percorso ludico, tutti platinatori bravi/e, nonché amicizie vere e proprie; con alcuni  ho ancora ottimi rapporti mentre con altri no, ma nonostante tutto ringrazio tutti per le molte emozioni vissute insieme, così come le trecento ore passate su Monster Hunter: World o altri giochi cooperativi importanti.

Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 arriveranno vere e proprie bombe nel mercato dei videogiochi. Qual è il gioco che attendi di più e quale quello che secondo te sarà un mezzo flop?

Già so che li prenderò tutti a prescindere. Mi spinge però più la curiosità che un vero e proprio hype. L’unico gioco che potenzialmente potrebbe rivoluzionare i giochi è Death Stranding, perché non si tratta solo di un gioco bello e ambizioso, ma di uno che porta la promessa di cambiare il modo di giocare. Non tiro le somme su giochi che non conosco per quanto riguarda i flop; per ora, in questo 2019, il vero grande flop, se non addirittura una frode nei confronti dei videogiocatori, è stato Anthem, una grandissima porcata, senza mezzi termini.

A che cosa ti sei dedicato nei mesi estivi, classicamente quelli in cui si gioca un po’ meno o si recuperano titoli lasciati indietro?

Questo mese ho completamente spento la PlayStation, provo a godermi l’unico mese nel quale mi posso realmente rilassare e a vivere le vacanze estive, ma a breve ricomincerò a giocare nuovamente con Control, titolo che mi attira molto.

Per finire, le solite domande flash:

  • Prima i giochi o i trofei?
  • Sempre prima i giochi, molto spesso neanche platino, per me è sempre secondario il Platino.
  • Battle royale sì o battle royale no?
  • Assolutamente no.
  • Fisico o digitale?
  • Entrambi se ci sono offerte buone.
  • FIFA o PES?
  • Non amo il calcio, fortunatamente.
  • CoD o Battlefield?
  • Non mi dispiacciono entrambi, ma preferisco Battlefield.

Grazie mille e alla prossima, se vorrai!

Jury Livorati
Classe ’85, divido il tempo tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Amo la lettura, la scrittura e i videogiochi e recito dal 2004 con l'Associazione Culturale VecchioBorgo. Eterno bambino, amo la vita e guardo sempre allo step successivo, soprattutto se è più in alto del precedente. Sono grato a PlayStationBit per avermi fatto scoprire la (sana) caccia ai trofei e i Metroidvania.