Eventide 3: Legacy of Legends – Recensione

Sviluppatore: Artifex Mundi Publisher: Artifex Mundi Piattaforma: PS4 (disponibile anche per Mobile) Genere: Punta e Clicca Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 14,99 € Italiano:

Nonostante le ventisette candeline spente, la mia parallela vita videoludica non si è (purtroppo) mai incrociata con alcun tipo di gioco punta e clicca o avventura grafica. Questo genere, con tutte le produzioni targate LucasArts e Sierra, ha visto il suo momento di gloria proprio mentre il sottoscritto cominciava a entrare a gamba tesa dentro la pubertà. Era il periodo perfetto, ma i miei interessi erano inconsciamente rivolti altrove. La passione per il mondo dei videogiochi è nata molti anni dopo e ha finito per coincidere perfettamente con la crisi del genere, relegando queste piccole perle narrative a semplici leggende del passato.

Eventide 3: Legacy of Legends

Negli anni recenti, però, soprattutto grazie alle rimasterizzazioni di alcuni classici senza tempo come The Secret of Monkey Island e Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge, questo genere è riuscito a godere di nuova linfa vitale che è poi andata ad aumentare definitivamente con l’introduzione dei dispositivi mobile più recenti come smartphone e tablet, che offrono le condizioni ideali per godere appieno di questo genere. In un mondo dove il dito ha quindi sostituito definitivamente il cursore del mouse, ha preso piede la saga di Eventide, formata da brevi avventure grafiche basate sulla mitologia slava. Sebbene inizialmente la mia esigua esperienza mi suggeriva di lasciar perdere, ho voluto rischiare e ho deciso di buttarmi a capofitto nella riproposizione su console di Eventide 3: Legacy of Legends.

Perun: il Thor slavo

Prima di addentrarci nell’analisi narrativa, occorre però fare una piccola premessa. In maniera abbastanza bizzarra, i ragazzi di Artifex Mundi hanno deciso di abbandonare l’impianto narrativo impostato in Eventide: Slavic Fable e Eventide 2: Sorcerer’s Mirror. Lo studio polacco ha deciso di creare una storia totalmente nuova, portando con successo il giocatore in un mondo originale basato sempre sulla mitologia slava. Questa volta vestiremo i panni della botanica Mary Gilbert che, grazie soprattutto al ruolo di guardiana del Fiore di Felce, fatica a non credere all’esistenza della magia e di esseri superiori. Le sue ideologie trovano però l’opposizione del fratello John, un uomo di scienza risoluto e pragmatico, che finiranno spesso per causare animati scontri verbali.

Eventide 3: Legacy of Legends

Tutto cambierà però con l’attacco degli Zmeys, strane creature alate che non esiteranno a portare con loro il povero John. Da ora, la giovane Mary si dovrà fare strada tra enigmi e rompicapo di vario genere per fare luce sul misterioso popolo dei nembi. Un tempo, questo viveva armoniosamente insieme agli umani, ma poi, a causa della distruzione del pianeta da parte di essi (industrie, guerre e così via), decise di isolarsi sulle isole tra le nuvole. Il viaggio della botanica ci farà fare la conoscenza di Perun, la versione slava del Thor norreno, e con lui ci farà visitare luoghi che solo un libro di fiabe sarebbe riuscito a descrivere. Come il genere di appartenenza di Eventide 3: Legacy of Legends ci suggerisce, il proseguimento dell’avventura verrà scandito dal completamento di diversi enigmi e minigiochi. Preparatevi dunque ad aguzzare la vista, ma soprattutto l’ingegno, perché non basterà fare scorpacciata di oggetti e informazioni. Tutto ciò che raccoglierete dovrà essere correttamente abbinato per risolvere l’enigma ambientale di turno.

Eventide 3: Legacy of Legends

Oltre all’aspetto più classico tipico di qualsiasi avventura grafica, troveranno posto una serie di mediocri minigiochi. Accanto a diversi scenari in cui si dovranno trovare tutti gli oggetti nascosti, il gioco ci chiederà di combattere selezionando il giusto gruppo di rune e di viaggiare selezionando le corrette costellazioni tra un vasto gruppo proposto. Questi “giochi” hanno l’ingrato compito di collegare le diverse sezioni della storia, o magari di allungare leggermente una fase di ricerca, e per questo non sono riusciti pienamente a convincere. Con una storia così ben caratterizzata, perdere troppo tempo con giochini in pieno stile Memory non è proprio la cosa ottimale. Anche la longevità fatica ad arrivare alla sufficienza. In un paio d’ore potrete completare l’avventura, stimolando però il giocatore a rigiocarla a una difficoltà maggiore.

Un degno erede

Se l’aspetto narrativo riesce a convincere grazie a un background interessante e a un ritmo scorrevole, la stessa cosa riesce a farla anche il gameplay e tutte le sue feature. Al di là infatti della soggettività nella complessità dei singoli enigmi, le possibilità offerte in questo Eventide 3: Legacy of Legends donano al videogiocatore le facoltà minime per la risoluzione dei vari rompicapi. Saranno sufficienti pochissimi comandi dato che l’unica cosa che conterà sarà la risolutezza del giocatore. Tramite l’analogico sinistro si potrà muovere il cursore, con la Croce e il Quadrato selezionare le azioni da compiere e con le frecce direzionali aprire la mappa o ricevere un aiuto. Ebbene sì, per facilitare il tutto gli sviluppatori hanno voluto inserire la possibilità di saltare i minigiochi più complessi, ricevere aiuto durante gli enigmi degli oggetti nascosti e ricevere indicazioni sulla strada da prendere.

Eventide 3: Legacy of Legends

Con un gameplay tanto semplice, i ragazzi di Artifex Mundi sono riusciti nell’intento di far trasparire nel migliore dei modi l’aspetto narrativo. Questa cosa però non riesce a farla il comparto tecnico che, per colpa di animazioni dozzinali e un doppiaggio appena sufficiente, non riesce a trasmettere al giocatore immersività ed empatia, che potevano rendere ancora migliore la percezione dell’intera avventura. Tra una transizione e un’altra, verremo accompagnati da alcune sezioni animate pessime, che ben fanno trasparire la natura da dispositivo portatile di questo progetto. Ciò dimostra anche che gli sviluppatori si sono limitati a modificare la risoluzione e ad apportare pochissimi cambiamenti, il tutto solo per approdare quanto più velocemente possibile su PlayStation 4. L’unica nota di merito se la guadagna la localizzazione italiana che, per progetti di queste dimensioni, è tutt’altro che scontata.

Eventide 3: Legacy of Legends

Per la prima avventura grafica della mia carriera videoludica, cosa si può dunque dire? Eventide 3: Legacy of Legends riuscirà senza dubbio a regalarvi una storia interessante e ben strutturata che, nonostante la brevissima durata, vi invoglierà a terminarla in una singola sessione di gioco. Gli enigmi vi regaleranno ben più di qualche grattacapo e vi stimoleranno a vedere le cose ben al di là della semplice apparenza. Purtroppo però la banalità dei minigiochi finirà per arrecare danno alla qualità del titolo stesso, finendo per essere semplici riempitivi privi di qualsivoglia senso di utilità. Anche il lato tecnico non brillerà per complessità e, malgrado il genere non necessiti di un livello grafico elevato, si faticherà a non notare lo scarso livello delle animazioni utilizzate. Sia che siate alle prime armi o amanti del genere, dovreste però dare una possibilità a questo titolo.

Trofeisticamente parlando: Platino flash!

Come potete intuire dalla guida già disponibile sul nostro forum, il Platino di questo Eventide 3: Legacy of Legends è più che altro una formalità. Se seguirete il dettagliato walkthrough, riuscirete a ottenere tutti i trofei in una singola run. Se non si fa attenzione, soprattutto a quei trofei relativi ai minigiochi, rischierete di dovere cominciare una nuova partita dato che il gioco non permette salvataggi manuali. La breve durata dell’avventura facilita senza dubbio il clean up, ma evitare di buttare tempo inutile è senza dubbio la cosa migliore. L’invito è quindi solo uno: seguite la guida e non avrete problemi. Buona caccia!

VERDETTO

Dopo essere approdato su PlayStation 4, Eventide 3: Legacy of Legends è riuscito, grazie al suo comparto narrativo, a confermarsi come una tra le migliori avventure grafiche disponibili per la console Sony. Nonostante una longevità piuttosto bassa, i ragazzi di Artifex Mundi sono riusciti a creare un mondo fatato che trasuda mitologia slava da ogni meandro. Purtroppo, però, gli ottimi enigmi ambientali proposti vengono alternati da minigiochi di dubbia utilità, capaci da soli di affossare una complessità che altrimenti si sarebbe attestata su ottimi livelli. Sia che siate alle prime armi o amanti del genere, dovreste dare una possibilità a questo titolo.

Guida ai Voti

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!