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Transformers La Caduta Di Cyberton – Recensione

Publisher: Activision Developer: High Moon Studios
Piattaforma: PS3 Genere: Shooter Adventure Giocatori: 1 (Online: 2-12) PEGI: 12 Installazione: 2.1 GB

Era il 1984, quando Hasbro lanciava una serie di giocattoli denominata “Transformers”. Nemmeno nelle più rosee previsioni però, probabilmente, si pensava che i mitici “robottoni” potessero incidere così tanto sulla cultura popolare, invadendo il campo dei fumetti, del cinema e quello che a noi, in questo momento, interessa maggiormente, quello dei videogiochi. Oggi, nel 2012, è arrivato sul mercato Transformers La Caduta Di Cybetron, seguito del titolo uscito nel 2010, La Guerra Per Cybertron: eccone la recensione.

Autobot, Decepticon, Dinobot!

Dopo la parantesi, sempre targata Activision e High Moon Studios, relativa al tie-in videoludico del terzo film con la regia di Michael Bay (di cui potete trovare qui la recensione, che risulta essere nella top ten degli articoli visualizzati su PlayStation Bit, segno che l’interesse intorno a Optimus Prime e soci è ancora bello nitido), gli sviluppatori hanno deciso di riprendere il filone narrativo lasciato aperto in La Guerra Per Cybetron.
Dunque ci troviamo sul pianeta natio dei Transformers, ancor prima che giungessero sulla Terra, in piena guerra civile tra Decepticon e Autobot, e ancora una volta, come nel precedente capitolo, l’oggetto del contendere comune non può che essere il controllo del pianeta e l’Energon, una misteriosa sostanza dalle fortissime proprietà energetiche. In particolare, l’inizio della vicenda vede fronteggiarsi Megatron e Optimus Prime sull’Ark, l’immensa navicella degli Autobot atta a lasciare l’ormai morente Cybertron. A questo scontro seguirà un lungo flashback, consistente di fatto nella maggior parte della campagna principale, in cui rivivremo le vicende che ci hanno portato a questa complicata situazione. Campagna principale, spettacolare negli effetti speciali ma priva di grandi colpi di scena, formata da poco più di una decina di capitoli e della durata di circa una decina di ore, in cui inizialmente useremo gli Autobot, mentre in seguito impersoneremo i Decepticon, prima dell’ultimo capitolo che vedrà protagoniste entrambe le fazioni. In realtà, come deducibile dalla copertina, anche i Dinobot risponderanno presente all’appello, ma purtroppo mi tocca segnalare che i dinosauri più tecnologici mai concepiti svolgono un ruolo veramente marginale ed inferiore rispetto alle aspettative.
Lasciando ora da parte il contesto narrativo e addentrandoci nella questione gameplay, ci troviamo di fronte ad un gioco che mixa shooter, action ed adventure, di buona fattura e di stampo classico. Per coloro che hanno giocato almeno un titolo della serie Transformers tra i più recenti, i comandi risulteranno decisamente intuitivi e collaudati, mentre gli altri ci metteranno comunque poco tempo per prendere confidenza con i loro prossimi beniamini: con R1 si spara, con L1 si restringe il mirino, con Quadrato si ricarica l’arma, con cerchio si cambia spalla e così via.

Passano gli anni per Optimus Prime, ma non si vede nemmeno un goccio di ruggine!

Un gameplay solido, dunque, non snervante e con una buona mappatura dei tasti: le caratteristiche “robotiche” inoltre aiutano a rendere meno anonimo il titolo, dando la possibilità al giocatore di cambiare forma e di avere armi del tutto particolari, decisamente più distruttive e tecnologiche del normale, cosa che in altri giochi sarebbe stata del tutto impensabile. Ciliegina sulla torta è il fatto che al tasto R2, nel gioco offline come in quello online, è stato affidato il compito di attivare le abilità speciali, differenti per ogni Transformers. Si va dall’imponente avanguardia militare richiamabile da Optimus Prime all’Invisibilità di Cliffjumper per finire con il rampino magnetico di Jazz. Questo, oltre ad offrire una buona varietà, consente e in un certo senso costringe il giocatore ad avere approcci tattici differenti a seconda del robottone usato.
Gli unici veri problemi, irrisolti rispetto al precedente capitolo, sono due: uno è, ancora, la totale mancanza di un sistema di coperture, che avrebbe reso molto più avvincenti le diverse sparatorie e che tanto ci ha fatto apprezzare la saga di Uncharted, tanto per citarne una; il secondo è un combattimento corpo a corpo, attivabile tra l’altro piuttosto scomodamente con la pressione dello stick analogico destro, decisamente approssimativo. I due fattori in questione non toccano in maniera irrimediabile l’esperienza generale, ci mancherebbe: solo che danno quella sgradevolissima sensazione di amarezza, data del fatto che sì, il gioco è bello, ma avrebbe potuto essere migliore.

Metroplex: Online

Sotto un punto di vista esclusivamente tecnico, Transformers La Caduta Di Cyberton non da adito a particolari lamentele: gli scenari, così come i robot, presentano una buona quantità di dettagli e l’impatto visivo, anche se non stupisce, risulta assolutamente soddisfacente, attestandosi sui livelli del precedente episodio Dark Of The Moon. Caricamenti decisamente sopportabili e nessun vistoso calo di frame rate non possono che farci apprezzare anche di più il lavoro svolto dagli sviluppatori: l’unico grande cambiamento rispetto al passato, ma che segna la continuità rispetto a La Guerra Per Cybertron, è di “design”. Nel senso che i Transformers, tanto per cominciare, sono un po’ più “colorati” e meno spigolosi, inoltre sia nello loro forma antropomorfa che veicolare, hanno perso tutte le loro caratteristiche “terrestri”, e dunque risultano essere più vicini alle rappresentazioni date dalle prime action figure e dai fumetti che non a quelle dei film usciti ultimamente: scelta da un lato obbligata, dal momento che sulla Terra, i nostri eroi, ancora non ci sono giunti, ma che potrebbe indispettire tutti coloro che relativamente tardi si sono appassionati a questo mondo.

Facile fare i grossi quando si ha Metroplex a supporto, sbaglio? No, non sbaglio

Stesso discorso per lo scenario: le vicende si sono spostate dalla Terra a Cybetron, e questo ha fatto sì che la possanza dei Transformers sia stata (relativamente) ridimensionata. Perché un conto, ne converrete, è vedere scorrazzare un immenso Transformers in una città semidistrutta o in una città dell’America Latina, tutt’altra cosa è vederlo combattere nel suo ambiente natio: il contrasto visivo ne è ridimensionato, e l’eccezionalità della situazione, normalizzata. Ripeto, non se ne può fare una colpa agli sviluppatori, che si sono dovuti attenere alle vicende galattiche in corso, ma in sede di recensione non era possibile non fare presente la cosa.
Su un buon livello si attesta anche la colonna sonora, anche se un po’ anonima, a differenza del doppiaggio, davvero convincente. Ad onor di cronaca va detto che è tutto in lingua inglese, ma ovviamente sono disponibili i sottotitoli in italiano.
Concludo trattando uno dei punti di forza del titolo: il comparto online, decisamente migliorato e ampliato rispetto al passato. Migliorato perché i problemi di lag sono stati eliminati, e il matchmaking è stato velocizzato parecchio: capita ancora qualche sporadico freeze, ma veramente poca roba nel complesso.
Ampliato perché ora la modalità competitiva prevede la possibilità di modificare e personalizzare profondamente il proprio alter ego virtuale, e quattro diverse modalità: il Deathmatch a squadre, che propone ancora una volta le sfide più esaltanti, Cattura la Bandiera, Punto di Conquista – la classica modalità a zone – e Cacciatore di Teste, in cui dovrete uccidere uno e più nemici per poi tornare a dei punti predefiniti, ma mobili, nelle mappe di gioco.
C’è spazio, infine, anche per la modalità cooperativa, che in questo capitolo prende il nome di Escalation, dove il giocatore e un massimo di tre amici o compagni di rete dovranno resistere alle classiche “ondate” formate da svariate tipologie di Decepticon (cecchini, insetti, soldati semplici e così via). Escalation risulta piacevole da giocare, anche se, inutile dirlo, ben altra cosa sarebbe stata la possibilità di giocare la campagna intera, in modalità cooperativa, un’opzione che purtroppo manca.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=Q-yYTlNG4i4

Commento finale

Transformers La Caduta di Cybetron è probabilmente il miglio titolo dell’universo conosciuto dedicato ai robottoni made in Hasbro. Grafica e sonoro sono buoni, la trama non particolarmente profonda risulta comunque essere spettacolare, il gioco online è finalmente (quasi) esente da difetti e il gameplay è quello, solido, di sempre. La prossima volta però, cari ragazzi di High Moon Studios, vogliamo un sistema di coperture come si deve e un combattimento corpo a corpo più profondo: a quel punto potremo veramente parlare di gioco non solo bello ma anche imperdibile!

7/10

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.

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