Home ConsoleNews PS4Beyond a Steel Sky, Charles Cecil e Dave Gibbons parlano delle tematiche...

Beyond a Steel Sky, Charles Cecil e Dave Gibbons parlano delle tematiche del gioco

Beyond a Steel Sky è uscito da qualche mese su console, riscuotendo un discreto successo – nella nostra recensione gli abbiamo dato addirittura un bel nove. Raccogliendo l’entusiasmo dei fan, Charles Cecil ha deciso di donare un nuovo dev diary in cui descrive in dettaglio i temi sociali trattati nel gioco.

Union City, la città protagonista di Beyond a Steel Sky, è governata da un’intelligenza artificiale benigna intenta a rendere felici tutti i cittadini. “Penso sia molto interessante capire cosa succede a una società in cui una A.I. ha il compito di creare questo senso di felicità e, in definitiva, di benessere per gli abitanti” spiega Charles. “Mi sono basato sull’idea di uno psicologo americano, di nome Abraham Maslow, che negli anni ’40 concepì la cosiddetta teoria della ‘piramide della gerarchia dei bisogni’: e questa piramide, partendo dal basso, soddisfa prima di tutto i bisogni umani fondamentali, quindi quelli psicologici, e infine, porta all’autorealizzazione, e man mano che si va avanti, le persone diventano sempre più felici”.

Ma cosa succede quando tutti i bisogni della piramide di Maslow sono stati soddisfatti? Questo è uno dei temi esplorati in Beyond a Steel Sky: “Mi è venuta in mente una citazione del filosofo Will Durant, che dice che ogni società ‘inizia stoica e finisce epicurea’, nel senso che ogni società finisce attraverso la propria decadenza”.

Un altro tema essenziale del gioco è quello delle aspirazioni. “Si tratta di un tema che ha implicazioni tanto positive quanto negative. Dal punto di vista personale, si può essere spinti a realizzare cose che mai si sarebbe pensato di essere in grado di fare, ma questo può comportare un aumento esponenziale dello spirito di competizione che porta a voler abbattere ogni ostacolo, anche se tale ostacolo è costituito da altre persone”. Nel gioco, l’A.I. induce le persone ad agire nel modo che ritiene vantaggioso per l’intera società attraverso premi e retribuzioni, i Qdos. “Il problema, ovviamente, è che l’A.I. è quello che decide cosa è buono e, al contrario, cosa è male. Non esattamente la migliore delle idee!”.

Articoli correlati

Salvatore Terlizzi
Scopre i videogiochi con Monkey Island e Indiana Jones, per poi rimanere legato a vita al genere delle avventure grafiche. Grazie a PlayStationBit scopre, quasi per caso, la serie Yakuza e finisce per innamorarsene. Ha ancora l'immenso piacere di farsi sorprendere da un settore in continua evoluzione. Ehi guarda laggiù! Sisi, c'è una scimmia a tre teste...