Hideo Kojima ha dichiarato, durante un’intervista a Variety, che ci sono volute tre ore e mezza di presentazione per convincere l’attrice americana Lindsay Wagner a fare parte dell’atteso Death Stranding. Questa, infatti, è contraria alla rappresentazione della violenza, violenza che nei prodotti di Kojima spesso è presente:
Quando ho cercato di mettermi in contatto, il suo agente me lo ha ricordato. Ma volevo davvero che facesse parte del progetto, perciò ho chiesto di incontrarla lo stesso e di poterle parlare.
A fare cambiare idea alla Wagner, però, pare essere stato il concetto di disarmo nucleare, presentato a più e più riprese in alcuni capitoli di Metal Gear Solid, oltre alla concezione quasi filosofica di game design di Kojima:
Così le ho spiegato il concept di Death Stranding, facendole capire che ci avevo riflettuto per molto tempo. Le ho detto che i videogiochi hanno più di trent’anni di storia alle spalle, che si sono evoluti nel corso del tempo, ma ancora adesso utilizzano bastoni e pistole. Quello che le ho detto è che nonostante questo gioco offra determinate meccaniche di gioco, non è questo il suo concept. E ho illustrato la mia idea nel dettaglio.
In Death Stranding la connessione tra giocatori svolgerà un ruolo fondamentale, ma molto è ancora avvolto nel mistero in questo senso. A proposito di alcune feature, però, Kojima si è così espresso:
Lei mi ha detto: “Puoi fare una cosa del genere?” E’ impressionante. Era d’accordo con quello che stavo cercando di fare e ha accettato di prendervi parte.