Home ConsoleNews PS4Death Stranding sarà giocabile in prima persona. Dettagli su genere e personaggi

Death Stranding sarà giocabile in prima persona. Dettagli su genere e personaggi

Sono serviti un nuovo video gameplay e una scena fra alcuni dei personaggi per iniziare a dipanare l’alone di mistero che da anni avvolgeva Death Stranding. Questo non significa che le ultime apparizioni abbiano risposto alle tante domande che ancora i giocatori si pongono sull’ultima fatica di Hideo Kojima.

Come già avvenuto nel recente passato, il celebre game designer ha rivelato altre informazioni tramite il suo account ufficiale Twitter. Prima di tutto si torna a parlare della categoria a cui appartiene Death Stranding, già definito dall’autore stesso come uno Strand Game. “Death Stranding è diverso da un gioco stealth. Puoi godere di una visuale in prima persona, ma non è un FPS. E’ un genere completamente nuovo che adatta il concetto di strand e che noi chiamiamo Action Game, Strand Game (Social Strand System)” recita il suo messaggio.

In un secondo cinguettio, Kojima sottolinea come, per lui, la denominazione di nuovo genere non dovrebbe essere compito del creatore dell’opera, quanto di analisi successive, eppure ammette “perdonatemi, semplicemente mi piace dargli un nome”. Realizzando un parallelo con Metal Gear, ricorda come lui stesso lo avesse definito un “Tactical Espionage Action”, poi divenuto famoso semplicemente come “Stealth”.

Parlando dell’organizzazione BRIDGES, come intuibile dal nome, è stata creata per “riconnettere la società frammentata”MamaHeartman e Deadman sono i membri di quest’ultima e supporteranno Sam nel corso del suo viaggio. Il nostro BB, insieme al protagonista, “intraprende forzatamente un viaggio dall’Est verso l’Ovest”. Tutti loro, rammenta l’autore, portano sulle spalle il peso di tristi trascorsi. Ricordiamo che Death Stranding uscirà l’8 novembre su PlayStation 4.

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Maria Enrica
Grata dal 1994 ai videogiochi per sopperire a pigrizia e mancanza di fantasia, è stata svezzata da mamma Nintendo, allevata da Sony fin dalla prima PlayStation, cresciuta con un pad in mano e il Game Boy Advance nell'altra. Laureanda in Lettere classiche, avversa ai videogiochi in digitale, sogna per questo una casa dove custodire una collezione degna di tale nome.