Circa un mese fa vi abbiamo parlato della dura posizione di Epic Games nei confronti di cheater e di presunti fornitori di trucchi e metodi per ottenere vantaggi in Fortnite Battle Royale. Furono due le persone citate in giudizio dalla compagnia, che non esitò a pubblicare nome e cognome dei soggetti.
Ebbene, la madre di uno dei due ragazzi non ha tardato a scagliarsi contro Epic Games, accusandola di aver violato le leggi del Delaware, secondo le quali è vietato rendere pubbliche le generalità di un minorenne (uno dei due ragazzi ha solo 14 anni), sostenendo inoltre di non aver mai firmato né preso visione dei termini di servizio del software, in qualità di rappresentante legale del figlio.
Epic Games dal canto suo ha spesso ribadito di non apprezzare ogni tipo di cheater, a prescindere dall’età. Vi terremo aggiornati di eventuali novità sulla questione, che potrebbe diventare un precedente per casi molto simili, ormai frequenti nel mondo dei videogiochi online.