Da ormai molto tempo è noto che PlayStation 5 sarà pienamente compatibile con i titoli PlayStation 4; l’obiettivo di Sony, tuttavia, non è semplicemente far funzionare i software della generazione precedente, ma renderli un’esperienza migliore sotto tutti i punti di vista grazie al nuovo hardware. La retrocompatibilità, quindi, per la casa giapponese, sarà una delle funzionalità chiave per PlayStation 5 e, come riportato da Twisted Voxel, il 28 maggio Sony Interactive Entertainment ha aggiornato un proprio brevetto che illustra il funzionamento di questa componente.
Il brevetto, intitolato “Regolazione in tempo reale dei parametri operativi specifici dell’applicazione per la retrocompatibilità”, spiega in che modo gli sviluppatori possano garantire la piena compatibilità con software old-gen aumentando al contempo le prestazioni, senza interferire con il codice sorgente. Senza entrare in tecnicismi, l’hardware di PlayStation 5 sarà in grado di autoregolarsi e di limitarsi nel caso in cui possano scaturire problemi di compatibilità oppure di incrementare il suo intervento per sfruttare appieno il potenziale a disposizione. Quest’ultimo processo appare simile alle operazioni di overclocking presenti su PC, cosicché PlayStation 5 non intervenga in maniera diretta sul codice del gioco e, di conseguenza, semplifichi il lavoro agli sviluppatori stessi.
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