Primo PianoMetrico - Recensione

Metrico – Recensione

Publisher: Digital Dreams Developer: Digital Dreams
Piattaforma: PS Vita Genere: Platform/Puzzle Game Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 12,99 euro

Da alcuni anni, i titoli indie sono sempre più spesso l’unica vera fonte di novità ed idee originali nell’industria videoludica moderna, e vera e propria ancora di salvezza per coloro che vogliono provare un’esperienza diversa dai soliti titoli dal gameplay che vediamo in tutti i titoli cosiddetti “tripla A”. Metrico, prima opera di Digital Dreams, un team formato da sole tre persone, ne è l’esempio lampante. Prendendo quegli odiosi grafici a torta o a istogramma visti spesso nelle industrie o per riportare i dati di uno specifico settore da analizzare, Metrico dà vita ad un’esperienza unica nel suo genere e che difficilmente troverete altrove. Saranno riusciti i ragazzi di Digital Dreams a far piacere anche questi tanto odiati grafici?

Metrico

Sono solo numeri?

Come detto nell’introduzione di quest’articolo, Metrico immerge subito il giocatore in un mondo fatto da grafici dove ci ritroveremo al controllo di un omino stilizzato e, come la maggior parte dei titoli indie, non avremo nessuna spiegazione, né sul gameplay né su cosa fare. Starà a noi cercare di capire cosa ci vuole dire il gioco ed agire di conseguenza. In particolare, Metrico è basato su un sistema di piattaforme che assumono, appunto, forme e peculiarità degli infografici e che, quindi, si riempiono o si svuotano compiendo determinate azioni o facendo avvicinare o allontanare solidi e parti di essi. Ed è proprio qui che il gioco svela la propria natura da puzzle game: le diverse sezioni vanno superate saltando qua e là tra i diversi grafici, facendo salire o scendere le percentuali che li compongono.
Durante tutto il gioco, inoltre, si evince chiaramente il messaggio degli sviluppatori: pensare diversamente. La vita, infatti, ci porrà sempre davanti a delle scelta da compiere e non sempre la più immediata è la migliore. Spesso essa è nascosta, va cercata, è invisibile ma esiste. Non a caso alcuni enigmi dovranno essere completati in maniera inusuale. Sarà necessario, ad esempio, morire o ricominciare il livello per proseguire e così via. Una maniera, appunto, “diversa” per portare a conclusione un’avventura.

Una Vita al Metrico, grazie!

Dal punto di vista del puro gameplay, tutto ciò appena descritto si traduce in un platform molto lento e ragionato. Il nostro stilizzato alter-ego virtuale andrà ad acquisire man mano vari poteri, dal salto alla possibilità di sparare fino ad arrivare alla possibilità di teletrasportarsi vicino a dei checkpoint un po’ come visto in Little Big Planet. A differenza del titolo Media Molecule, però, questi checkpoint non saranno solo il punto di respawn una volta morti, ma verranno utilizzati attivamente all’interno di alcuni enigmi. Inoltre, Metrico sfrutta appieno la caratteristiche di PlayStation Vita. Touch-screen, touch-pad e perfino la telecamera per “catturare” la luce, al fine di riempire determinati infografici, sono sfruttati adeguatamente. Fa leggermente eccezione il giroscopio: presente nel gameplay ma non preciso come le altre features sopra citate soffre di qualche problemino di calibrazione risultando in alcune sezioni troppo sensibile ed in altre fin troppo resistente. Nulla di preoccupante, comunque: con un po’ di pazienza, le diverse fasi si superano senza diventare mai frustranti. Se nelle fasi iniziali gli enigmi vengono completati abbastanza agevolmente, essi richiedono, comunque, soprattutto nella parte finale, una buona dose di ingegno per essere superati ed alcuni, in particolare, una volta giunti alla soluzione mi sono parsi davvero geniali.

Metrico

Al diavolo i 60fps e le grafiche ultrapompate!

Ad un team composto da solamente tre persone di certo non si possono chiedere miracoli dal punto di vista tecnico, eppure Metrico, nella sua semplicità, risulta molto godibile. La grafica ed i dettagli risultano ridotti all’osso per dar spazio alla propria fantasia e, soprattutto, per far concentrare il giocatore su come far alzare/abbassare il prossimo grafico. I colori, un po’ spenti in alcune fasi, vengono come sempre esaltati dallo schermo OLED della console che dà la possibilità di godere al meglio del gioco.
Purtroppo, nonostante questa semplicità di base, duole constatare come i caricamenti tra una fase e l’altra risultino insolitamente lunghi (in proporzione, ovviamente, alla mole di dati piuttosto bassa da caricare) e, nonostante ciò, anche nel passaggio da un enigma all’altro all’interno di una stessa zona non è raro notare alcuni rallentamenti e fastidiosi scatti che però, per fortuna, non inficiano minimamente le vere e proprie fasi di gioco visto che, arrivati all’enigma in sé, essi non si presentano più ed il tutto prosegue molto fluidamente.

Anche dal punto di vista sonoro il titolo risulta godibile. Avviato il gioco comparirà presto un avviso che ci consiglierà di giocare il titolo muniti di cuffie in modo da apprezzare al meglio l’incalzante colonna sonora e dobbiamo ammettere che, provando il gioco con e senza cuffie, esso risulta molto più immersivo e coinvolgente quasi come se gli altoparlanti della console andassero a distorcere alcuni suoni bassi emessi dal gioco. Consigliatissima, dunque, l’esperienza in cuffia, anche se, giocando per diverse ore in questo modo, potreste anche beccarvi un gran mal di testa proprio a causa del tipo di colonna sonora scelta dagli sviluppatori.
Il titolo dura una manciata di ore e la sua longevità aumenta grazie alla ricerca di alcuni collezionabili sparsi qua e là per i livelli, che sono una cinquantina in totale. I primi e più semplici di esse richiederanno anche solo un minuto per essere portati a termine. Gli ultimi, invece, potrebbero impegnare il giocatore anche per alcune mezz’ore.

httpvh://youtu.be/5ltwWj46jL4

Commento finale

Metrico è l’ennesimo esperimento indie vincente. I tre ragazzi olandesi di Digital Dreams hanno creato un ottimo platform ed un ottimo puzzle game che sfrutta appieno tutte le caratteristiche della console. Non mancano alcuni difetti, sia di gameplay che tecnici, comunque comprensibili data la ristrettezza del team di sviluppo. Metrico non sarà un capolavoro indimenticabile, è vero, ma saprà sorprendere tutti coloro che sono alla ricerca di un’esperienza diversa da quello a cui l’industria videoludica odierna ci ha abituati: tutti coloro, in conclusione, che sapranno pensare fuori dal coro, proprio come Metrico cerca di insegnare tramite numeri e grafici.

8/10

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