Sviluppatore: Lightwood Games Publisher: Lightwood Games Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Puzzle Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 7,99 €
Come è noto, siamo particolarmente affezionati a Lightwood Games e alla loro serie di videogiochi dedicati all’enigmistica. Sulle nostre pagine trovate molte recensioni dei titoli dello sviluppatore inglese, che ha saputo attirarsi la nostra simpatia non solo per l’impegno profuso nella realizzazione di videogiochi che stimolano il ragionamento, ma anche per l’ormai famigerata cartolina di Natale infarcita di enigmi con cui allietò le festività 2019 (con tanto di bis nel 2020). Torniamo a dedicarci all’enigmistica su console con la recensione di Pic-a-Pix Color 2, con la promessa di non lasciare che i sentimenti prevalgano su un’analisi oggettiva.

Ancora picross
Ricordiamo brevemente che i videogiochi di Lightwood Games si suddividono in due grandi filoni. Da una parte troviamo i titoli “by POWGI”, che ruotano intorno ai giochi di parole, e dall’altra i titoli a base picross, nei quali dedicarsi ai cosiddetti nonogram. Pic-a-Pix Color 2 rientra in quest’ultima categoria, come si evince dal titolo, e si ricollega direttamente al primo capitolo omonimo riprendendone in toto le meccaniche.
Per chi ancora non mastica l’argomento e non ha letto le nostre precedenti recensioni, spieghiamo che il picross consiste nel riempire le caselle di una griglia di dimensioni variabili per ottenere un’immagine stilizzata, o pixellosa se preferite. Per annerire le caselle ci si deve aiutare con i numeri scritti in corrispondenza di ogni riga e colonna, i quali indicano la quantità di spazi neri consecutivi previsti in quella riga o quella colonna stessa. La variante “color” sta banalmente a indicare che non si tratta solo di usare il nero, bensì diversi colori, per ottenere disegni più variopinti e fantasiosi.

Cambia solo il “2”
Pic-a-Pix Color 2, così come il suo predecessore, non fa altro che portare a schermo decine e decine di griglie per il picross (sono centocinquanta in tutto, per la precisione). Troviamo schemi dal 10×10 al 20×20, quindi a difficoltà crescente e adattabile alle nostre capacità, ma anche strutturati in modo da accompagnare passo passo i neofiti dalle prime sfide banali a quelle più complesse.
A livello di gameplay, i comandi sono semplici e limitati. Il tutto viene riassunto in un tutorial testuale accessibile dal menù iniziale. Quello che dovremo fare sarà trovare il punto di partenza inequivocabile, o quasi, in cui inserire le prime caselle colorate e, da lì, procedere secondo logica per completare l’intero schema. Con il tasto X inseriamo il colore, con i tasti dorsali cambiamo il colore selezionato e con il tasto Cerchio possiamo impostare caselle bianche in modo da ricordarci che non vanno colorate.
