Platini da Bar: una rubrica per ubriachi di trofei

Da anni PlayStationBit vi offre il servizio più completo in Italia di guide ai trofei, per soddisfare la sete di conoscenza di tutti quei cacciatori che vogliono sempre più aumentare le coppe presenti nella loro bacheca virtuale. L’intento è chiaro: dimostrare agli amici di essere i migliori, oltre a vantarsi con la donzella di turno di aver da lungo tempo superato quota cento Platini. Anche perché, diciamocelo, è così che si fa colpo.

Platini da Bar nasce proprio da questa esigenza primordiale, e dopo il più classico degli anni sabbatici torna per proporvi, come di consueto, una variegata proposta di trofei. Per chi non conoscesse la nostra rubrica, ecco un piccolo riassunto dei contenuti: ogni mese proporremo tre Platini da sbloccare, con annessa guida. Il primo è una sfida alla portata di tutti, facile e perfetto per i novizi. Il secondo è la più classica delle spine nel fianco, un Platino duro e punitivo per i cacciatori più esperti. Il terzo, infine, è dedicato a chi ama le belle storie oltre alle coppe, e desidera magari avere come da proverbio la botte piena e la moglie ubriaca.

Senza indugi vi presentiamo i tre Platini di questo mese: più desiderati di una bella sdraio al sole sulla, più affascinanti di una Pina colada ghiacciata, ecco a voi i Platini da Bar!

Analcolico Dolce – Platino Facile: Kao the Kangaroo

C’era un tempo in cui per divertirsi, nei videogiochi, bastavano un po’ di piattaforme e qualche mostro da abbattere. Kao the Kangaroo è il titolo di Tate Multimedia che riporta attuali gli anni Novanta, con un gameplay semplice ma incredibilmente divertente.

Il nostro Andrea si è messo i guantoni per tirare qualche pugno e recensire il gioco. Noi invece abbiamo realizzato una completissima guida trofei, per sbloccare un Platino rapido e indolore. In una decina di ore e con un solo playthrough (e un po’ di backtracking per i collezionabili) è possibile aggiungere alla propria bacheca questa coppa blu.

Guida trofei: Kao the Kangaroo
Difficoltà Platino: 2/10
Tempo stimato: 10-12 ore circa

Rum & Coca – Platino Difficile: Sifu

Uno dei giochi più chiacchierati d’inizio anno è sicuramente Sifu. Il beat’em up dinamico di Sloclap ha infatti fatto il suo debutto lo scorso 6 febbraio, ricevendo elogi da parte della critica e creandosi una discreta nicchia di fan.

Tra questi ci saranno però un numero decisamente ridotto di cacciatori, dato che le sfide ideate dal team sono decisamente complicate da portare a termine. Come testimonia la nostra guida, sbloccare il Platino è un’impresa riservata a una cerchia ristretta di persone. Mettete in conto tante ore di gioco (almeno venticinque, ma facilmente oltre le cinquanta) e tante sconfitte, ma la soddisfazione sarà tanta.

Guida trofei: Sifu
Difficoltà Platino: 7/10
Tempo stimato: 25-50 ore circa

Sifu

L’Oste consiglia – Platino intrigante: Assassin’s Creed Valhalla

L’ultimo capitolo del longevo franchise Assassin’s Creed porta i giocatori in mezzo ai ghiacci nordici. Oltre a essere un gioco dall’enorme qualità, però, il titolo di Ubisoft è anche costellato di trofei da sbloccare, tra campagna principale e successive espansioni.

Riuscire a ottenere il Platino di quest’avventura però non sarà una passeggiata di salute. La difficoltà delle sfide è relativamente bassa, alla portata di tutti i giocatori. Quello che rende tutto più complesso è il tempo necessario: almeno centocinquanta ore di fatiche al freddo. Il viaggio però, ve lo assicuriamo, vale lo sforzo.

Guida trofei: Assassin’s Creed Valhalla
Difficoltà Platino: 3/10
Tempo stimato: 150 ore circa (senza DLC)

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.