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Kingdom Hearts IV: trama e Unreal Engine 5, nuovi dettagli da Tetsuya Nomura

Dopo averlo svelato al pubblico, Tetsuya Nomura ha condiviso qualche informazione preliminare su Kingdom Hearts IV. Il quarto capitolo numerato della saga è stato annunciato in chiusura delle celebrazioni per il ventennale della stessa.

In un’intervista rilasciata per Famitsu, l’autore giapponese ha esordito nominando alcune delle personalità impegnate nello sviluppo. Masaru Oka e Akiko Ishibashi sono gli sceneggiatori che si occuperanno della storia di Kingdom Hearts IV assieme a Nomura. Il secondo è noto per avere lavorato recentemente alla sceneggiatura di NEO The World Ends with You.

A proposito di trama, il prossimo episodio si colloca un anno dopo il terzo ed è successivo anche a Melody of Memory. La storia si concentrerà sull’arco dei Maestri Perduti, una fazione ostile similare all’Organizzazione XIII. Dei sei che la formano, cinque di loro sono misteriosamente scomparsi, fatta eccezione per Luxu. La Stella senza Nome incontrata da Sora sul finale di Kingdom Hearts III potrebbe fare un ritorno in scena. Nomura ha svelato che si tratta di un personaggio originariamente pensato per Verum Rex.

Come i giocatori hanno già avuto modo di apprendere, il trailer di Kingdom Hearts IV gira in Unreal Engine 4, ma la versione finale sfrutterà la quinta edizione del motore grafico firmato Epic Games. A quanto pare, questo cambio sarà palesato agli appassionati già dalla successiva occasione in cui Square Enix tornerà a parlare del gioco. Lo studio di sviluppo ha ammesso di volersi concentrare sulla sua creazione, pertanto i fan non possono aspettarsi l’arrivo di nuovi dettagli nel breve periodo. Non sono note nemmeno le piattaforme su cui il titolo uscirà, ma l’utilizzo dell’Unreal Engine 5 sembrerebbe propendere per un’esclusiva PlayStation 5.

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Maria Enrica
Grata dal 1994 ai videogiochi per sopperire a pigrizia e mancanza di fantasia, è stata svezzata da mamma Nintendo, allevata da Sony fin dalla prima PlayStation, cresciuta con un pad in mano e il Game Boy Advance nell'altra. Laureanda in Lettere classiche, avversa ai videogiochi in digitale, sogna per questo una casa dove custodire una collezione degna di tale nome.