WWE 2K20, la storia del più grande squash match – Speciale

Con un leg drop nella fossa

Il candidato migliore per cercare di mettere una pezza a questa sgradevole situazione è il team di Visual Concepts, già affermato per i lavori svolti sui titoli NBA 2K e forti di una piccola esperienza con i ragazzi di Yuke’s, avendoli spalleggiati – ma evidentemente nemmeno più di tanto – durante lo sviluppo di WWE 2K14 e 2K15. La scelta sembra la più sensata in mancanza di un team esperto all’opera, anche se 2K sapeva bene di star andando incontro a un fallimento preannunciato. Non a caso il materiale promozionale ha scarseggiato fino a poche settimane prima dal lancio, a differenza dell’anno precedente, dove invece fioccavano informazioni ogni giorno.

E infatti, i problemi con WWE 2K20 non tardano ad arrivare. Data la poca esperienza, Visual Concepts è costretta a chiedere aiuto all’ex-team in carico che non solo rifiuta la richiesta, ma addirittura colpisce la compagnia statunitense e le sue aggregate in contropiede, annunciando di voler creare un videogioco di wrestling che faccia da competitor per WWE, magari con un velato desiderio di vendetta, e reclamando con successo tutti gli asset e le linee di codice scritte per i giochi del wrestling della famiglia McMahon.

wwe 2k20

Questo particolare evento scuote non poco le fondamenta di Visual Concepts, costretta a creare da zero, in un anno o poco più, un prodotto uguale o superiore al frutto di decenni di esperienza di Yuke’s, cosa che spinge sfortunatamente la “debuttante” software house a rielaborare asset e contenuti da WWE 2K18 (scoperta di un data miner, che ha trovato tantissimi file con il nome 2K18 nel codice di 2K20). Ciononostante il risultato finale non riesce a incastrarsi a dovere, data l’inesperienza e il poco tempo a disposizione, e le patch correttive post-lancio annunciate per sollevare gli animi di chi ha speso il prezzo pieno non soddisfano neanche un po’.

Si può pensare che 2K, con questa pubblicazione forzata, abbia raschiato il fondo del barile, e che d’ora in avanti potrebbe essere tutto in salita, eppure altri tragici avvenimenti ci assicurano che andrà ancora peggio. Secondo un’analisi di Justin Leeper, designer delle modalità Road to Wrestlemania degli ultimi SmackDown! vs. Raw, il fallimento dell’ultimo gioco WWE porterà, o ha già portato, inevitabilmente considerevoli tagli di budget stanziati agli sviluppatori, cosa che potrebbe essere il motivo dietro il recente licenziamento spontaneo di gran parte del team di Visual Concepts, che resta (al momento della stesura di questo articolo) con meno di dieci membri in totale. La scelta sbagliata, ma doverosa per la compagnia, ha innescato una catena di eventi più grande di come ce la si aspettava, così tanto da mettere in dubbio l’effettiva produzione di WWE 2K21. Se si dovesse decidere di produrre la prossima versione con il medesimo modus operandi, date le premesse, WWE 2K21 sarebbe spacciato ancor prima di uscire: un vero e proprio squash match. Riuscirà 2K a riconquistare la fiducia dei fan, a ricostruire una solida forza lavoro e a prepararsi per la next-gen? Solo il tempo ce lo dirà, ma i presupposti sono tutt’altro che rosei.

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.