Home ConsoleNews PS5PlayStation 5, bagarini chiedono rispetto: "Siamo normali rivenditori"

PlayStation 5, bagarini chiedono rispetto: “Siamo normali rivenditori”

Un titolo che farà sicuramente perdere le staffe a qualcuno ma che riporta nient’altro che le parole del cofondatore di The Lab, un gruppo nato all’inizio della pandemia che ha ammesso di utilizzare bot per assicurarsi una marea di console. L’uscita allo scoperto arriva proprio quando in Regno Unito si sta pensando di introdurre leggi per contrastare il bagarinaggio e consentire la normale vendita delle merci. In Giappone, invece, si è deciso di puntare sulla fortuna.

I fondatori di queste organizzazioni non hanno digerito il fatto che i bagarini siano visti come approfittatori o come coloro che non permettono agli appassionati di avere la loro console. Jordan, il cofondatore di The Lab, paragona l’attività di bagarinaggio a quella di un normale rivenditore che applica una regolare maggiorazione sul prezzo di vendita. In pratica si definiscono intermediari per articoli disponibili in quantità limitata e quasi vorrebbero essere ringraziati per questo.

Regolare, tra l’altro, non è l’aggettivo utilizzabile per il volume d’affari di circa quaranta milioni di dollari mosso dall’attività di bagarinaggio su PlayStation 5, Xbox Series X e GPU, esente da ogni tipo di tassazione. I bagarini possono anche sentirsi offesi ma è davvero difficile capire le loro ragioni. E voi? Avete avuto a che fare con negozi o privati che vi hanno proposto PlayStation 5 a un prezzo maggiorato?

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Salvatore Terlizzi
Scopre i videogiochi con Monkey Island e Indiana Jones, per poi rimanere legato a vita al genere delle avventure grafiche. Grazie a PlayStationBit scopre, quasi per caso, la serie Yakuza e finisce per innamorarsene. Ha ancora l'immenso piacere di farsi sorprendere da un settore in continua evoluzione. Ehi guarda laggiù! Sisi, c'è una scimmia a tre teste...