Home ConsoleNews PS4The Order: 1886 otto anni dopo secondo Falconero

The Order: 1886 otto anni dopo secondo Falconero

Sono da poco passati otto anni dalla pubblicazione di The Order: 1886, avvenuta il 20 febbraio 2015. Il gioco era stato annunciato nel 2013 sul PlayStation Blog direttamente dal CEO di Ready at Dawn Ru Weerasuriya. Purtroppo, lo studio non è più al lavoro su piattaforme PlayStation ma è al momento di proprietà di Facebook, tramite la sua controllata Oculus VR.

Un recentissimo video di Davide Persiani, alias Falconero, ripercorre quello che di buono e meno buono si sa ed è stato detto sul gioco.

Tante, troppe critiche

The Order: 1886 ha subito una montagna di critiche al suo lancio, principalmente per ragioni legate alla sua longevità e all’utilizzo dei Quick Time Event. Il gioco è stato più o meno bocciato e pesantemente criticato anche per altre ragioni, come una scrittura superficiale e una ambientazione poco convincente. Inoltre, molte critiche sono state gettate addosso alle armi, accusate di essere troppo futuristiche e fuori luogo per l’ambientazione.

Seppur le critiche siano condivisibili e anche accettabili, ci sono un paio di pensieri da esprimere. L’utilizzo dei QTE non deve essere per forza una cosa negativa, certamente si sarebbe potuto evitare ma il focus del gioco è fortemente incentrato sulla storia. Il gameplay e il gunplay sono secondari, in quanto non si cercava la prestazione da quel lato ma su altro.

Londra vittoriana

L’ambientazione vittoriana di fine ‘800 è fortemente caratteristica e ha permesso, come citato anche da Falconero, di poter sfruttare le leggende di Re Artù e molto altro dalla mitologia del regno unito. Questo, insieme a una visione retro futuristica dell’epoca, con le sue declinazioni relative alla lotta contro i Lycan, ha impattato sulle armi. Tra l’altro, queste sono state esplicitamente dichiarate verosimili con le tecnologie dell’epoca in un articolo del PlaySttaion Blog.

The Order: 1886 era inoltre un capolavoro grafico per l’epoca, e ancora oggi, nel 2023, non sfigura di certo, anzi. La realizzazione delle ambientazioni, degli effetti e dei personaggi era un quasi urlo al miracolo, nel 2015. Certo, c’erano titoli impressionanti anche allora come DriveClub, ma un TPS di questa qualità non era mai stato pubblicato prima.

Breve ma intenso

La durata del gioco era attorno alle sei ore, circa, e qualcuna in più se si voleva ottenere anche il Trofeo di Platino. Questa poteva essere effettivamente troppo breve per l’epoca, soprattutto se confrontata con un qualunque Uncharted o giochi similari. Nonostante questo, si tratta di una esperienza breve ma intensa, che raggiunge livelli di narrazione decisamente sopra la media e che permette del sano divertimento. Certo è che qualcuno potrà sempre accusare di troppa brevità il gioco in rapporto al prezzo pieno da pagare al D1, ma non si tratta di un prodotto di scarsa qualità.

Per conlcludere, anche noi di PlayStationBit, all’epoca fummo decisamente straniti dalle critiche che piovvero addosso al gioco. Il nostro voto fu un otto pieno, con la recensione scritta da nostro Dario.

Personalmente ricordo molto bene The Order: 1886, il mio stupore durante le scene e con gli effetti visivi. Sebbene siano passati molti anni, continuo ad avere una idea romantica del gioco e non escludo di fare una run anche solo per ripercorrere le vicende di Sir Galahad nella sua lotta ai Lycan.

Una IP dimenticata (in buona compagnia)

L’IP di The Order: 1886 appartiene a Sony e nessuno vieta che possa essere ripresa per poterne realizzare un sequel o un capitolo ex-novo. Nonostante questo, Sony stessa è famosa per abbandonare le sue stesse IP, come Killzone, Resistance, Days Gone. Purtroppo potremmo mettere da parte le speranze di vedere un sequel. Sebbene sia stata rinnovata di recente l’IP, probabilmente lo è stato solo per mere questione di proprietà e non per progetti futuri.

Articoli correlati

Andrea Pasqualin
Classe '90, nato e cresciuto tra benzina e gasolio, è il classico "petrolhead". Si è umilmente autoproclamato "Re dell'Universo Racing presso PlayStationBit". Platinatore incallito, attualmente è il redattore della rubrica "Racconti di Caccia", si dedica inoltre a ricerche su Platini facili e/o ultra rari, per bullarsi con gli amici. Appassionato di tutto quello che corre e vola, sta vivendo il suo sogno scrivendo di videogiochi e pensandoci dalla mattina alla sera. Nei momenti liberi guida la sua moto supersportiva e si diverte a spaventare le vecchiette ai semafori.