Jason VandenBerghe, direttore creativo di Ubisoft ha deciso di condividere la propria opinione in merito ai i finali dei videogiochi, secondo lui del tutto accessori, motivando questa affermazione con la seguente dichiarazione:
Non ho mai finito il primo Bioshock, nonostante ciò rimane un gioco che mi ha divertito molto. Grim Fandango? Mai finito, ma sono assolutamente sicuro di poterlo usare come esempio di design in una discussione, non ho mai finito niente, ma sono divertenti (solitamente).Ci sono un sacco di giochi che non hanno neanche un finale. Più che altro giochi arcade e MMO non hanno un vero finale, The Sims non ha un finale. Poker? Scacchi? Calcio?Infatti la maggior parte dei giochi preferiti ai giocatori di tutto il mondo sono creati per non essere finiti. Un gioco di Sudoku porta ad un altro, che porta ad un altro… In termini di game design, anche mettere un finale nel gioco è chiaramente opzionale. Lo sappiamo, è evidente. Quindi perchè digrignano i denti e ci strappiamo i capelli quando solo il 20% dei giocatori raggiunge la fine della storia nei nostri giochi?
Personalmente non sono d’accordo poichè ogni tipologia di gioco ha diverse caratteristiche e come un gioco sportivo non necessita di un finale narrativo o di un epilogo definitivo, non è così invece per i giochi di avventura che sviluppano una trama o che sono addirittura focalizzati su di essa per divertire l’utente. Dal punto di vista commerciale forse un degno epilogo non è indispensabile, ma lo è per moltissimi giocatori, soprattutto per coloro che apprezzano i videogiochi come forma d’arte e fonte di divertimento e non come blando passatempo fine a se stesso. Voi cosa ne pensate?
